Consideriamo due numeri interi \(a\) e \(b\) e un numero naturale \(n\) non nullo.
I numeri \(a\) e \(b\) si dicono congruenti modulo \(n\) se la differenza \(a-b\) è un multiplo di \(n\). In tal caso si indica
$$ a \equiv b \ (\mbox{mod} \ n)$$
e si dice che \(a\) è congruo a \(b\) modulo \(n\).
Esempi
- \( 7 \equiv 5 \ (\mbox{mod}\ 2 )\) , infatti \(7-5 = 2\) è un multiplo di \(2\).
- \( 62 \equiv 29 \ (\mbox{mod}\ 11 )\) , infatti \(62-29 = 33\) è un multiplo di \(11\).
Equivalentemente, i numeri \(a\) e \(b\) si dicono congruenti modulo \(n\) se la divisione euclidea di \(a\) per \(n\) e \(b\) per \(n\) dà lo stesso resto.
Classi di congruenza
La relazione di congruenza modulo \(n\) è una relazione di equivalenza, infatti gode delle seguenti proprietà:
- riflessiva: \( a \equiv a \ (\mbox{mod} \ n) \quad \forall \ a \in \mathbb{Z} \ \mbox{e} \ \forall \ n \in \mathbb{N}_0 \)
- simmetrica: \( a \equiv b \ (\mbox{mod} \ n) \ \Longrightarrow \ b \equiv a \ (\mbox{mod} \ n) \quad \forall \ a, b \in \mathbb{Z} \ \mbox{e} \ \forall \ n \in \mathbb{N}_0 \)
- transitiva: \( a \equiv c \ (\mbox{mod} \ n) \ \mbox{e} \ b \equiv c \ (\mbox{mod} \ n) \ \Longrightarrow \ a \equiv b \ (\mbox{mod} \ n) \quad \forall \ a, b, c \in \mathbb{Z} \ \mbox{e} \ \forall \ n \in \mathbb{N}_0 \)
Possiamo quindi definire una classe di congruenza, detta classe di congruenza di \(a\) modulo \(n\):
$$[a]_n = \{ b \in \mathbb{z} : b \equiv a \ (\mbox{mod} \ n) \}$$
Esempi
- \([2]_3 = \{ b \in \mathbb{z} : b \equiv 2 \ (\mbox{mod} \ 3) \} = \{ 2, 5, 8, 11, 14, …\} \) , questa classe di congruenza contiene tutti i numeri interi che divisi per \(3\) danno resto \(2\) (che è il resto della divisione \(2:3\) ).
- \([14]_3 = \{ b \in \mathbb{z} : b \equiv 14 \ (\mbox{mod} \ 3) \} = \{ 2, 5, 8, 11, 14, …\} \) , questa classe di congruenza contiene tutti i numeri interi che divisi per \(3\) danno resto \(2\) (che è il resto della divisione \(14:3\) ). Osserviamo che questa classe contiene gli stessi elementi della classe precedente, ovvero: \( [14]_3 = [2]_3 \).
- \([7]_7 = \{ b \in \mathbb{z} : b \equiv 7 \ (\mbox{mod} \ 7) \} = \{ 0, 7, 14, 21, 28, …\} \) , questa classe di congruenza contiene tutti i numeri interi che divisi per \(7\) danno resto \(0\) (che è il resto della divisione \(7:7\) ).
- \([35]_7 = \{ b \in \mathbb{z} : b \equiv 35 \ (\mbox{mod} \ 7) \} = \{ 0, 7, 14, 21, 28, …\} \) , questa classe di congruenza contiene tutti i numeri interi che divisi per \(7\) danno resto \(0\) (che è il resto della divisione \(35:7\) ). Osserviamo che questa classe contiene gli stessi elementi della classe precedente, ovvero: \( [35]_7 = [7]_7 \). Di più, possiamo individuare altre classi che contengono gli stessi elementi di queste, ad esempio: \( [0]_7 \).
Insieme quoziente
Prendendo spunto dalle osservazioni scritte per gli esempi sopra riportati, dato un numero \( n \in \mathbb{N}_0 \), possiamo concludere che il numero di classi di equivalenza distinte che possiamo considerare è \( n \). Infatti, le classi di equivalenza generate da numeri maggiori di \(n-1\) corrispondono ad una delle classi precedenti.
Come per tutte le classi di congruenza, anche per la classe di congruenza di \(a\) modulo \(n\) possiamo definire un insieme quoziente, che contiene tutte le classi di equivalenza.
Questo insieme viene indicato con \( \mathbb{Z}_n\).
L’insieme quoziente contiene \(n\) elementi.
Esempi
- \( \mathbb{Z}_3 = \{ [0]_3 , [1]_3 , [2]_3 \} \)
- \( \mathbb{Z}_8 = \{ [0]_8 , [1]_8 , [2]_8 , [3]_8 , [4]_8, [5]_8, [6]_8, [7]_8 \} \)
Gruppi definiti con la relazione di equivalenza
\( ( \mathbb{Z}_n , +) \) è un gruppo abeliano, infatti:
- esiste l’elemento neutro, \( [0]_n \)
- per ogni elemento \( [a]_n \) esiste l’elemento inverso \( [b]_n \)
- l’addizione è associativa
- l’addizione è commutativa
\( ( \mathbb{Z}^*_n , \cdot ) \), dove \( \mathbb{Z}^*_n \) è l’insieme degli elementi di \( \mathbb{Z}_n – [0]_n \) che hanno l’inverso rispetto alla moltiplicazione, è un gruppo abeliano, infatti:
- esiste l’elemento neutro, \( [1]_n \)
- per ogni elemento \( [a]_n \) esiste l’elemento inverso \( [b]_n \)
- la moltiplicazione è associativa
- la moltiplicazione è commutativa